I CONTENUTI DI QUALITà secondo GOOGLE

Circa 4 anni e mezzo fa comparvero online le “General Guidelines” destinate ai quality rater di Google, ovvero le linee guida che i “valutatori umani” di Google devono applicare quando analizzano un sito web.

Col tempo queste indicazioni sono pian piano “evolute”, e qualche giorno fa Search Engine Land ha riportato alcuni stralci delle nuove “Page Quality Rating Guidelines”, ovvero le linee guida destinate a determinare la qualità di una pagina.

Siccome Google ha sempre avuto difficoltà a definire con precisione il concetto di qualità di un contenuto o di una pagina web, forse l’unico tentativo decente è stato quello delle ormai famose 23 domande del Panda, ecco che la definizione di “Page Quality” inclusa nelle nuove guideline assume una certa rilevanza:
 
“Probabilmente avrai notato che le pagine web sono diverse fra loro dal punto di vista della qualità. Ci sono pagine di alta qualità: ben scritte, affidabili, ben organizzate, in grado di intrattenere, piacevoli, belle, avvincenti, ecc. e probabilmente avrai incontrato anche pagine che sembrano scritte male, inaffidabili, poco organizzate, inutili, superficiali, se non addirittura ingannevoli o “maligne”.”
 
Alla definizione qui sopra, aggiungo l’approfondimento relativo ai contenuti di bassa, media e alta qualità inserito nella guida (e riportato su Search Engine Watch):
 
Bassa Qualità
 
Le pagine di bassa qualità mancano di uno scopo, non hanno uno scopo ben chiaro, o addirittura esistono per ingannare o fare del male. Possono contenere contenuti copiati, presi da altri siti o generati automaticamente, o falliscono nello scopo di fornire all’utente le informazioni che sta cercando.
 
Altre caratteristiche che possono avere le pagine di bassa qualità sono:

  • errori grammaticali
  • parafrasi/spinning content
  • parole chiave ripetute più volte
  • utilizzo di troppe parole per comunicare una sola idea di base, o un fatto
  • mancanza di citazione delle fonti
  • fatti riportati erroneamente
Le pagine di bassa qualità possono avere un brutto design, o problemi di caricamento del contenuto. Possono essere ingannevoli, create solo per far soldi con annunci pubblicitari o link affiliati, invece che fornire informazioni utili.
 
Altri segnali negativi sono la mancanza di credibilità o affidabilità (ad esempio, mancanza di informazioni di contatto), o possono essere pericolose per l’utente (ad esempio, pagine di phishing o di download di file non sicuri).
 
Infine, un rating basso può essere determinato anche dalla violazione delle storiche linee guida per i webmaster di Google.

Media Qualità
 
Sono essenzialmente pagine di buona qualità, che raggiungono l’obiettivo di base, ma che potrebbero essere facilmente migliorate.
 
Potrebbero diventare di alta qualità ampliando i contenuti, cambiando in meglio il design, o migliorando i fattori di reputazione e trust.
 
Anche ricevere review negative potrebbe abbassare il livello di una pagina a “medio”.
 
Alta Qualità

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *