I peggiori flop di marketing del 2011

Fiat 500

Quest’ultimo doveva essere l’anno d’oro per Fiat con il lancio della 500 in Usa, ma qualcosa è andato decisamente storto. Secondo DailyTech “Le aspettative di vendita per il 2011 si attestavano attorno ai 50,000 modelli solo nel Nord America”. I risultati sono stati ben diversi: meno di 12,000 vetture vendute nei primi sette mesi del 2011. Segno della sconfitta il licenziamento di Laura Soave, capo del brand Fiat in Nord America e precedentemente nel marketing di Ford e VW. Da parte sua la Soave aveva dichiarato mesi prima che dal lancio della piccola 500 nessuno si aspettava vendite esorbitanti, piuttosto si trattava di “preparare il terreno” al ritorno di Fiat in Nord America con una gamma completa di vetture (assente dal 1983). Il terreno ad ogni modo è stato preparato. Cosa accadrà e quali saranno le nuove strategie di Timothy Kuniskis, nuovo capo nominato dal CEO Sergio Marchionne?

Il Cinepanettone

Per il settore dell’intrattenimento questa volta torniamo in Italia con l’insuccesso senza precedenti del cinepanettone 2011 di De Sica “Vacanze di Natale a Cortina”(Filmauro). La serie cinematografica italiana più redditizia ha subito un bella sferzata negativa quest’anno. Nel week end d’esordio il film di Neri Parenti ha incassato appena 1.623.291 euro, con 236.696 spettatori (distribuzione: 750 copie). Il film è stato stracciato dal seguito di Sherlock Holmes (Warner) che ha totalizzato 3.473.319,53 euro in 72 ore, con 497.773 spettatori paganti (distribuzione: 550 copie). Una bella differenza rispetto alla media di 500.000 spettatori dei cinepanettoni di alcuni anni fa. Rivoluzione culturale per molti, crisi strutturale per altri è sicuramente un flop da considerare.

L’uomo nudo de “La Redoute”

Un bel flop di marketing dell’azienda francese d’abbigliamento La Redoute ha concluso splendidamente il 2011. Il sito Stylist.co.uk è stato il primo ad accorgersi della presenza di un uomo nudo tra gli scatti in spiaggia del catalogo online dell’azienda. Peggio ancora il fatto che quest’amante della natura si trovasse proprio dietro un gruppo di piccoli modelli!Un fail bello e buono quello de La Redoute che si è presto trovata a gestire su Twitter un gruppo di francesi diviso tra indignati e divertiti. Subito pronte le scuse dell’azienda su Facebook e l’eliminazione immediata degli scatti. Ma una domanda rimane: “Come è stato possibile per questi scatti superare la fase di post-produzione?”

Intanto un’altra azienda francese d’abbigliamento la 3 Suisses, specializzata in vendita online su cataloghi, ha approfittato del flop del diretto concorrente per lanciare una divertente campagna su Facebook il cui claim recita:

Ovviamente, non tutti sanno che abbiamo dei costumi da bagno a partire da 9 euro e 99.

BlackBerry PlayBook

Il 2011 è stato anche l’anno del lancio del tablet prodotto da RIM, primo vero tentativo di competizione diretta ad Apple. L’innovativo formato del tablet (7 pollici) progettato soprattutto per un’utenza business, la presenza di Adobe Flash Player e tanti altri particolari avrebbero dovuto garantire al prodotto quantomeno la conquista di un oceano blu. Sfortunatamente però il tablet non ha battuto la concorrenza e  RIM è stata costretta ad abbassare già nel secondo trimestre 2011, i suoi obiettivi di vendita a circa un terzo di ciò che era stato prefissato. In un comunicato stampa l’azienda canadese ha spiegato che le scarse vendite dipendono da “diversi fattori, tra cui i recenti cambiamenti nella dinamica competitiva del mercato dei tablet” (probabilmente in riferimento al lancio del Kindle Fire).

Il push-up di Abercrombie Kids

Non è una grande idea pubblicizzare un costume push-up per bambine e di certo non occorre un esperto di marketing per capirlo

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